Bonjour! Eccomi qua pronta più che mai a raccontarvi del mio primo viaggio del 2020 a Nizza. In questo articolo vi elencherò le opere di architettura contemporanea che ho scovato in questa splendida città della Costa Azzurra accessibili a tutti. Per lo più saranno musei, ma anche spazi pubblici pensati per riqualificare il centro e potenziare i collegamenti. Come vedremo più avanti, questa città sta attraversando un periodo di grandi cambiamenti, a partire dalla nuova linea del tram. Questo nuovissimo servizio lo abbiamo scoperto da soli in quanto nessuno ci ha dato delle indicazioni chiare e precise.
Documentandomi in seguito, abbiamo capito perché, ma questo ve lo dirò verso la fine. Spero infatti che questa piccola guida vi sia utile per la vostra visita e che non vi faccia perdere tempo girovagando a vuoto avanti e indietro. Se lo avessi saputo prima, avrei risparmiato moltissimo tempo e i miei genitori non mi avrebbero maledetta (ops!). Ad ogni modo di per sé la città è meravigliosa anche a metà Gennaio, se volete spezzare l’inverno con un clima più mite. Non servono chissà quanti giorni, a meno che non vogliate abbinare la visita di altre città o paesini della Côte d’Azur. Senza perderci in chiacchiere, iniziamo!
MAMAC + Tête Carré
Inizio questo breve elenco dalla prima opera che ho visitato, ossia il Museo d’arte moderna e contemporanea, progettato dagli architetti Yves Bayard ed Henri Vidal (1989-1990). Questo museo per avere una trentina d’anni, devo dire che rimane un esempio di architettura contemporanea ancora molto attuale e interessante. Ben si amalgama con il contesto e inoltre offre diversi punti per godere del panorama nizzardo. Come struttura architettonica ricorda molto una fortezza, pensata forse, per essere un posto sicuro per ospitare opere d’arte d’avanguardia che hanno segnato la seconda metà del ‘900. Qua troveremo: Francis Bacon, Christian Boltanski, Louise Bourgeois, Alexander Calder, John Chamberlain, Christo, Lucio Fontana, Gilbert & George, Keith Haring, Robert Indiana, Jasper Johns, Yves Klein, Roy Lichenstein, Joan Miro, Andy Warhol e moltissimi altri.
I quattro volumi monolitici e le passerelle che li collegano formano internamente un ottagono, cosa che dall’esterno non si percepisce, perché sembrano totalmente scollegati fra di loro. Infatti soltanto quando ci si ritrova al suo interno è possibile vedere la sua originaria disposizione. Davanti al Mamac, in direzione sud ovest è possibile notare anche il Teatro Nazionale, che riprende la forma ottagonale e il rivestimento in marmo bianco. Altra cosa interessante, è la terrazza verde che riprende la vegetazione che circonda la città.
Dalla parte opposta rispetto al teatro nazionale, troviamo la Tête Carré. In buona fede all’inizio pensavo fosse semplicemente una scultura, mentre invece è più di questo. Se la si osserva in orario serale, si può notare che da dentro è illuminata e non altro che una sala di lettura collegata alla vastissima biblioteca che si trova sotto il giardino terrazzato. Questa archi-scutltura non è altro che il risultato della collaborazione fra due architetti francesi Francis Chapus e Yves Bayard, con lo scultore Sacha Sosno. Vi lascio qua sotto qualche immagine.
Marc Chagall Musée
Altro museo assolutamente da non perdersi è il Museo Nazionale Marc Chagall del 1973, primo museo ad essere dedicato ad un artista francese ancora in vita. Progettato da André Hermant è stato inaugurato il giorno dell’87esimo compleanno dell’artista. Pure qua ritroviamo delle forme geometriche, facilmente riconoscibili in pianta. Al suo interno questa disposizione si tradurrà in una sequenza di ambienti tutti collegati fra di loro in modo abbastanza libero. Purtroppo durante la nostra visita non abbiamo potuto accedere a buona parte delle sale perché erano in manutenzione.
Nonostante tutto abbiamo potuto godere lo stesso di una bellissima esposizione, anche se una delle parti più suggestive ci è stato negato l’accesso. L’auditorium è forse l’esempio più interessante dove architettura e arte si fondono per creare un unicum. A prima vista sembra quasi una chiesa, con le tre mega vetrate che rappresentano i 7 giorni della creazione. Tutto il museo contiene appunto il Messaggio Biblico, un ciclo di opere realizzato in 10 anni composto da 12 grandi quadri che raffigurano La Genesi e L’Esodo. Oltre a questi vi sono anche 5 dipinti ispirati al Cantico dei Cantici.
Oltre all’auditorium, anche una parte esterna è stata progettata assieme a Chagall. Qua sotto potete vedere il bellissimo mosaico che raffigura Il profeta Elia. Al centro si trova il profeta sopra ad un carro circondato dallo zodiaco.
The Paillon Promenade “Coulée Verte”
Questa è stata una bellissima scoperta che non mi aspettavo fosse così vasta. Fa molto piacere quando l’amministrazione locale si impegna per la realizzazione di spazi accessibili a tutti, rispettando la città e donando un polmone verde in pieno centro. Vi consiglio di intraprendere questa passeggiata verde dopo la visita del MAMAC in quanto si trova nelle immediate vicinanze. Il progetto è dello studio Péna Paysage che con questo intervento recuperano il letto di un fiume creando ai lati due foreste ripariane. Oltre all’attenzione per il verde hanno predisposto dei giochi d’acqua, un parco giochi e verso la fine che si affaccia sul mare il Luna Park.
Musée des Arts Asiatiques
Questo museo l’ho voluto lasciare verso la fine perché tornassi indietro lo visiterei quando sto per ripartire verso casa. Ovviamente se per raggiungere Nizza avete utilizzato l’aereo come mezzo di trasporto, questo museo trovandosi a due fermate prima di tram dall’aeroporto, è la ciliegina sulla torta per concludere il vostro tour architettonico. Realizzato da Kenzo Tange nel 1998, questo museo è ad entrata libera ed è diviso per sale tematiche, dedicate ciascuna al Giappone, Cina, Korea e sud est asiatico. Come concezione l’architetto riprende la tradizione giapponese, dove la forma quadrata rappresenta la terra e la forma circolare simboleggia il cielo. Il suo intento era quello di realizzare un “gioiello che splende dietro la Costa Azzurra”. Trovandosi sopra uno specchio d’acqua, Kenzo voleva dare l’idea di uno cigno che galleggia sulle calme acque. In effetti trovandosi nelle vicinanze del Parco Phoenix, è possibile intravedere dei splendidi cigni bianchi e neri.
Tornando alla forma architettonica, le quattro sale quadrate al piano terra sono situate proprio nei quattro angoli. Al suo interno a contrasto, viene inscritta la scala a spirale che porta al primo piano, del tutto a forma circolare. La terrazza esterna sarebbe la prosecuzione della spirale che si è creata all’interno. Da qui si può osservare il bellissimo parco, ascoltare il rumore degli animali che risiedono nel parco e scorgere un bel pavone. Questo piccolo museo rivestito in marmo racchiude tutte le caratteristiche per ospitare l’arte asiatica, tanto da dimenticarci per un momento di trovarci in una città francese affacciata sul mare.
Aeroporto di Nizza + nuova linea tram
Chiaramente non potevo non citarvi anche l’aeroporto (Terminal 2), in quanto l’architetto che lo ha ideato ha progettato anche la Defense a Parigi e altri aeroporti in tutto il mondo, come quello di Parigi Charles de Gaulle, quelli di Abu Dahbi, Dacca e molti altri. Stiamo parlando di Paul Andreu, architetto, ingegnere artista e pittore francese, deceduto a fine 2018. Non sono riuscita a reperire molte informazioni architettoniche su questo aeroporto altamente frequentato. Non per niente è il terzo aeroporto più trafficato di tutta la Francia. Da qui è anche possibile prendere l’elicottero che in 5 minuti vi può portare nel Principato di Monaco. La zona delle partenze è contenuta tutta sotto questo tronco di cono rovesciato completamente vetrato. Nella zona ristorante è possibile sia ammirare gli aerei in partenza che salutare per l’ultima volta il mare prima di imbarcarsi.
Come penultima opera realizzata a Nizza devo assolutamente citare la nuova linea del tram. Appunto questo nuovissimo collegamento, ci permette di raggiungere velocemente e molto facilmente il centro città dall’aeroporto. Solo negli ultimi mesi è stata completata e ha soppiantato molte linee del bus. Alcune fermate del centro sono però sotterranee e non in superficie come in quelle della vecchia linea T1. Architettonicamente parlando le ho trovate molto belle ed organizzate, curiosa la scelta di introdurre delle opere d’arte contemporanea in quelle sotto terra, tutte diverse fra loro. Altra cosa divertente, ad ogni fermata viene riprodotta una breve musichetta a tema. Per esempio quella dei Giardini Phoenix ci saranno degli uccellini che cinguettano, nella fermata di Piazza Garibaldi una musichetta classica, in quella del Port Lympia viene riprodotta la sirena di una nave e così via. Non vi anticipo troppo così potrete scoprirle una alla volta.
Bonus: Le Plongeoir
Concludo con un’opera piccola ma veramente unica nel suo genere, ossia il bar ristorante Le Plongeoir (Il trampolino, in italiano) poco distante da Port Lympia. Se non lo avessi letto su un articolo di architettura non lo avrei mai e poi mai trovato. Purtroppo quando sono andata io era chiuso per ferie invernali, ma se decidete di andarci a marzo lo troverete sicuramente aperto. La cosa che salta subito all’occhio è la posizione assolutamente peculiare: poggia direttamente su un grande scoglio a picco sul mare. Come forma è ispirata a quella di una nave, ma più moderna, con dei finti trampolini che si protendono verso il mare aperto. Credo che gustarsi un aperitivo o una cena in quel piccolo bar sia un’esperienza da non perdere. Se mi ricapita ci ritornerò sicuramente.
Direi che con oggi è tutto. Mi auguro un giorno di poter ritornare in questa soleggiata città in un periodo più caldo e di poter vedere completata un’altra opera che per ora è in corso. Sto parlando dell’ampliamento della ferrovia centrale di Nizza, dove stanno costruendo un nuovo centro commerciale all’avanguardia con una forma molto particolare. Credo che la città abbia bisogno di qualcosa più recente che spicchi fra tutte le case in stile Liberty in pieno centro. Speriamo facciano un ottimo lavoro senza impattare troppo.
Au revoir!
Ecco qualche guida e libri che consiglio
Provenza e Costa Azzurra – Lonely Planet
Chagall. Sogno e magia. Ediz. illustrata
Kenzo Tange: Architecture for the World
The Modern Airport Terminal: New Approaches to Airport Architecture