Bonjour encore! Rieccomi qua a raccontarvi di una piccola parentesi del mio ultimo viaggio a Nizza. Infatti oggi vi porto nel Principato di Monaco, città stato che si affaccia sul mar ligure ma ufficialmente confinante solo con la Francia. Non potevo lasciarmi sfuggire anche qua l’occasione di raccogliere informazioni su questo piccolo gioiellino dove il lusso regna sovrano. Oltre ad esserci un ordine e una pulizia maniacale, anche i vari edifici e grattacieli sono tutti molto ben curati e mantenuti. Penso di non aver visto nessun intonaco scrostato, ne di una parete con imperfezioni. Anche lo stile architettonico è abbastanza uniforme nei vari quartieri. Ovviamente c’è la parte più antica con palazzi liberty e altre zone più nuove con grattacieli che spiccano sullo sfondo a contrasto con le montagne. Questa vista è godibile se salite sulla parte vecchia della città dove c’è il Castello principesco dei Casiraghi.
Ho notato con sommo piacere che a ridosso del Port Hercule, ci sono palazzine ispirate al mondo navale. Sembrano, per l’appunto, delle grandi navi lussuose attraccate permanentemente con vista sul mare. Una di queste che mi è saltata all’occhio è Le Quai Kennedy. Non mi soffermerò su questo edificio, ma lo stesso volevo menzionarvelo per far capire meglio lo stile architettonico in generale.
Yacht Club di Foster
Devo dire che ero parecchio impaziente di vedere questa sorta di nave/edificio e assolutamente non ha deluso le aspettative. Pensavo addirittura che fosse più piccola, mentre invece è parecchio estesa. Lo Yacht Club, firmato dal famoso archistar inglese Norman Foster, è diventato un “fulcro simbolico” del nuovo porto di Monaco. Inaugurato nel 2014, dalle terrazze che ricordano i ponti di una nave, si può godere di una vista sul mare e dall’altra parte si possono vedere le formula 1 che sfrecciano durante il Gran Prix. Oltre all’edificio in sé, anche la zona circostante è stata progettata per accogliere ogni sorta di imbarcazione, dagli yacht alle barche a vela.
Al piano terra si viene accolti da un lungo atrio vetrato dove troveremo un bar, un ristorante, un club di canottaggio e una scuola vela, oltre che a piccoli negozi. Nei piani successivi sono state collocate le residenze per gli ospiti e una per il presidente dello Yacht Club. Un’altra zona più verso la “prua” dell’edificio ospita una piscina con relativi lettini e dei bar. Un sistema di ombreggiamento scherma le vetrate continue con teli in tessuto a scomparsa, supportati da un sistema ad aste. Quest’opera soddisfa i nuovi standard di sostenibilità utilizzando celle fotovoltaiche, pannelli solari e sistemi di raffreddamento utilizzando l’acqua del mare.
Gli interni, che purtroppo non ho potuto vedere, contengono arredi di Fendi casa e B&B casa. Direi perfettamente in linea con il tema lussuoso del Principato di Monaco.
Hexa de Victor Vasarely
Anche qui come a Nizza abbiamo una stretta collaborazione fra artista e architetto. In questo caso si tratta del famoso pittore e grafico ungherese Victor Vasarely e degli architetti Jean Sonnier et Dominique Ronsseray. Quest’opera, datata 1979, è posizionata sopra il tetto dell’Auditorium Rainier e rappresenta una sorta di labirinto a forma esagonale. Il mosaico vorrebbe rappresentare l’unione del mare con la terra attraverso i colori primari. Personalmente non ho mai studiato a fondo le opere di Vasarely, fondatore della Op art, ma devo dire che questa sua creazione si sposa benissimo con l’architettura. Inoltre posso immaginare il piacere che avranno gli ospiti dell’hotel Fairmont che si affacciano ogni giorno su questa mega opera d’arte.
Fortunatamente è ben visibile da tutti percorrendo questa terrazza che si estende dal palazzo del Casinò fino al Boulevard Louis III. Inoltre qui è disseminato di opere d’arte, fra le quali “Adamo ed Eva” di Botero, “La Reina” di Manolo Valdés e “la Ballerina” di Marco Lodola.
Le Stella – Sede dell’International University of Monaco
Assolutamente inaspettato, questa opera l’ho scovata un po’ per caso girovagando nel quartiere più antico, le Condamine. Inaugurato a fine 2019, Le Stella è un progetto dell’architetto parigino Jean-Pierre Lott. Sede dell’università di Monaco al primo piano, ospita uffici, una scuola materna e residenze nei piani alti. Quello che più mi ha colpita oltre alla forma molto sinuosa ed elegante, è stato il rivestimento della facciata. Si può notare anche da questa foto che c’è un leggero riflesso luminoso. Infatti se vi avvicinate potete notare che le pareti non sono lisce ed uniformi ma sono composte da tantissime micro tessere in ceramica. Direi un espediente molto chic che dona un aspetto molto sofisticato e delicato. Trovate maggiori informazioni tecniche sul sito dell’architetto: jplott.fr
Tour Simona
Anche questo grattacielo è firmato da Jean-Pierre Lott e con i suoi 25 piani fuori terra si staglia sullo skyline del Principato di Monaco. La facciata appare tutta traforata e bianchissima. Anche Tour Simona ha la facciata in cemento armato rivestito con piccole tessere di ceramica ad effetto mosaico. Cercando delle foto sul web, ho potuto notare che questo tema è stato portato anche negli interni, che ben si adatta ad una città di mare. Inaugurato nel 2013, questo edificio ospita appartamenti, rispondendo alla continua richiesta del mercato in forte espansione.
Molto interessanti gli appartamenti con doppia altezza schermati dalla facciata irregolare, donando un effetto particolare di ombre e luci senza oscurare completamente la vista esterna.
Gare TGV de Monaco
Sicuramente se arrivate in treno da Nizza o da dalla Liguria, passerete per di qua ed io, molto francamente, dovevo per forza citarla in questa guida come esempio di architettura contemporanea. Un vero e proprio gioiellino, curato in ogni minimo dettaglio. Abbiamo marmi policromi, luci che illuminano alla perfezione, una vista spettacolare quando si salgono le scale mobili. Questa stazione ipogea è ad opera degli architetti Jean-Marie Duthilleul, Etienne Tricaud e Daniel Claris. Pare che non sia stato semplice realizzare questa stazione, in quanto i lavori di sbancamento e di consolidamento del terreno, sono stati lunghi e complessi.
All’interno sono molteplici i materiali utilizzati. Hanno scelto i pannelli in legno fono assorbenti e il calcestruzzo armato per conferire stabilità. La scelta della disposizione delle luci è stata adottata per ricreare una volta stellata. La luce però proviene anche dall’ampia vetrata ad arco ribassato, che è a sua volta schermata da pannelli oscuranti in pietra (sospetto sia alabastro). Infatti se si esce al primo livello, la facciata è rivestita dallo stesso materiale lapideo, solo che per la vetrata in controluce risulterà più trasparente.
Per accedere alla biglietteria e alla caffetteria (in questo caso Starbucks) si sale con scale mobili sulla passerella di attraversamento dei binari che a sua volta è a sbalzo verso la vetrata d’ingresso. Risulta una struttura leggera in legno e acciaio facilmente leggibile da chi lo percorre.Come ogni doppia altezza che si rispetta, questo espediente favorisce il passaggio di luce naturale.
Spero vi sia piaciuto questo mini tour un po’ fuori dagli schemi. Pare che nei prossimi anni questa piccola città stato subirà nuove espansioni in campo architettonico direttamente sul mare. Vedremo nascere un nuovo progetto nel 2022 firmato da Renzo Piano. Chissà magari un giorno sarà una scusa per ritornarci.
À bientôt!
Vi lascio qua qualche guida e libri utili se volete approfondire:
Nizza e Monaco. Con carta estraibile – Lonely Planet
Costa Azzurra. Principato di Monaco – Guida Michelin
Monaco. Un principato da favola?
Norman Foster: A Life in Architecture
Fendi Baguette – Rizzoli
Great content! Super high-quality! Keep it up! 🙂
Viaggiare vuol dire arricchire il proprio bagaglio di esperienze e coniscenze. Cara Giulia, descrivi così bene i posti in cui sei stata che sembra di essere davvero lì. Fai venire voglia di viaggiare. Complimenti e..continua ad aggiornarci. Ciao! da Antonella :- )
Grazie mille! Al più presto arriveranno altri articoli! 😘